il modello marchigiano

UN'EVOLUZIONE STRAORDINARIA, UNICA E IRRIPETIBILE, DI TANTI TERRITORI ED UN SOLO FILO CONDUTTORE ACCUMUNANTE

Le Marche hanno fra tante caratteristiche orografiche, una conformità geografica di non poco conto: sono l’unica regione che viene attraversata da ovest ad est da vallate con bacini idrogeologici sostanzialmente simili. Sono una decina i principali fiumi marchigiani che scorrono in tale direzione e che, nati dalla montagna dell’Appennino, si gettano nel mare Adriatico. Ma non li citeremo tutti. Proprio questi fiumi, raggruppati per praticità in sei vallate che corrispondono a cinque province, ci aiutano a tracciare la nostra prima divisione del territorio in bacini di grande importanza storico geografica, per comprendere poi appieno nelle similitudini molto più che nelle differenze, sia le peculiarità del territorio e lo sviluppo economico e politico di ciascuno, sia perché alla fine, al contrario, tali caratteristiche hanno mantenuto nel tempo una tipicità propria, tanto da denominare l’insieme regionale “Le Marche”, ossia una regione al plurale.

Ecco la “nostra” suddivisione geopolitica ed economica:

1)   Vallata del Foglia e del Metauro (Urbino-Pesaro e Fano)

2)   Vallata del Cesano e Misa (Senigallia-Ancona)

3)   Vallesina (Fabriano-Jesi-Chiaravalle-Falconara-Ancona)

4)   Vallata del Musone, Potenza e Chienti (Macerata-Porto Recanati- Civitanova)

5)   Vallata dell’Aso e del Tenna (Fermo)

6)   Vallata del Tesino e del Tronto (San Benedetto-Ascoli Piceno)

Riteniamo con accettabile approssimazione di aver ricompreso in tale quadro i principali centri abitati e di sviluppo dell’intera regione. E’ la base che ci serve per addivenire alla descrizione di un’evoluzione straordinaria, unica e irripetibile, di tanti territori ed un solo filo conduttore accomunante: il modello marchigiano..


 

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