"Stoccafisso"

Lo stoccafisso all'anconetana e i moscioli di Portonovo

"Stoccafisso" fonte: accademiadellostoccafisso.com

DESCRIZIONE

In una città che fa del mare uno dei suoi più importanti simboli di comunicazione, non può mancare la degustazione del famoso stoccafisso all’anconitana. Lo Stoccafisso all’anconetana è il simbolo gastronomico di Ancona. E’ tanta l’importanza che in città è stata fondata una “Accademia dello stoccafisso all’anconitana” per proteggerne la tradizione ed è per questo che annualmente si svolge una gara di bravura alla quale partecipano i vari ristoranti della città. Lo Stoccafisso all'anconetana, è caratterizzato da una lunghissima cottura, dalla presenza di patate in pezzi grossi e da una grande abbondanza di vino ed olio di frantoio. Nella variante all’"imbriagona" la quantità di vino è notevole. Il sugo viene utilizzato anche come condimento per pasta o polenta.

E ‘scopo fondamentale dell’Accademia dello stocafisso, che non ha fini di lucro, tutelare la tipicità del piatto denominato “Stoccafisso all’anconitana”, valorizzandone i contenuti delle radici della tradizione. L’Accademia nasce, quindi, per codificare la peculiarità della ricetta secondo gli indici storici pervenuti fino ad oggi. L’Accademia si propone inoltre di promuovere iniziative tese ad estendere la conoscenza del piatto in tutto il territorio nazionale ed estero per veicolare turismo e cultura. La storia dello stoccafisso, una leccornia tra i prodotti tipici marchigiani, parte dalle isole Lofoten, arcipelago a nord del Circolo Polare Artico, dove il 6 gennaio 1432 il nobile commerciante veneziano Pietro Querini si arenò a causa di una burrasca. Trovato, per fortuna, un pesce enorme, i naufraghi lo cucinarono sulla spiaggia facendo un grande falò, che attirò gli abitanti dell'isola di fronte. Ospitati da loro, i veneziani scoprirono l'esistenza di pesci che induriscono come il legno e seccano al sole e al vento senza sale, usati dai pescatori norvegesi come merce di scambio. A ricordo di quell'incontro straordinario, nel 1932 fu installato alle isole Lofoten un monumento come segno secolare delle relazioni gastronomiche e culturali italo – norvegesi. Attualmente, l'arcipelago è il numero uno per produzione di stoccafisso nel mondo e l'Italia il più grande importatore.

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